Culture

Utilità dei di dati geospaziali per i decisori politici

Nell’ultimo decennio, una grande varietà di fonti di dati geospaziali, come traiettorie GPS, foto georeferenziate e social media si sono rese disponibili per la ricerca e le applicazioni statistiche. Queste nuove fonti di dati sono spesso generate, volontariamente o meno, da organizzazioni del settore privato e possono fornire informazioni altamente granulari e tempestive ai responsabili politici.

Attingendo alle esperienze di diversi paesi OCSE, il documento pubblicato lo scorso novembre 2022 dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, evidenzia le potenzialità della combinazione di dati tradizionali e non convenzionali provenienti da fonti pubbliche e private e sostiene la necessità di facilitare la cooperazione tra i fornitori di dati e le organizzazioni responsabili delle politiche pubbliche. Inoltre, il documento fornisce una serie di buone pratiche sull’utilizzo dei dati privati per il bene pubblico e identifica opportunità, sfide e vie da seguire per i partenariati del settore pubblico e privato sulla condivisione dei dati.

Tale attività descritta dall’OCSE, è in totale linea con il lavoro svolto dal partenariato DYDAS, dove la piattaforma digitale collaborativa DYDAS intende proprio favorire la partnership pubblico-privata fornendo interfacce specializzate, in grado di gestire grandi volumi di dati dinamici, consentendo ai settori pubblico e industriale di beneficiare dell’analisi dei dati su larga scala e favorendo la condivisione e il riutilizzo di dati/informazioni pubblici e privati in un ambiente sicuro.
Un elemento chiave e differenziante del progetto è l’implementazione di una Geospatial Data Architecture (GDA) connessa con un Data Lake dedicato e un framework di elaborazione HPC.
Il GDA corrisponde anche allo standard europeo per la pubblicazione di dati aperti, INSPIRE.

Fonti:

  • OECD (2022), “Using private sector geospatial data to inform policy: Lessons from OECD countries on private-public collaborations”, OECD Regional Development Papers, No. 38, OECD Publishing, Paris, https://doi.org/10.1787/242f51b8-en.
  • DYDAS project – Co-funded by Connecting Europe Facility – CEF European Programme.

OECD Regional Development Papers


Usefulness of geospatial data for policy makers


Over the last decade, a large variety of geospatial data sources, such as GPS trajectories, geotagged photos, and social media have become available for research and statistical applications. These new data sources are often generated, voluntarily or non-voluntarily, by private sector organisations and can provide highly granular and timely information to policymakers. Drawing on experiences of several OECD countries, this paper highlights the potential of combining traditional and unconventional data from both public and private sources, and makes the case for facilitating co-operation between data providers and organisations responsible for public policy. In addition, the paper provides a series of best practices on leveraging private data for the public good and identifies opportunities, challenges, and ways forward for public and private sector partnerships on data sharing.

This activity, described by the OECD, is in full line with the work carried out by the DYDAS partnership, where the collaborative digital platform DYDAS intends precisely to promote the public-private partnership by providing specialized interfaces, capable of handling large volumes of dynamic data, allowing the sectors public and industry to benefit from large-scale data analysis and by fostering the sharing and re-use of public and private data/information in a secure environment.
A key and differentiating element of the project is the implementation of a Geospatial Data Architecture (GDA) connected with a dedicated Data Lake and an HPC processing framework.
The GDA also corresponds to the European open data publishing standard, INSPIRE.