La direttiva sui dati aperti e il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico, adottata il 20 giugno 2019, mira a sbloccare i vantaggi dei dati e aiuta a rendere disponibile per il riutilizzo una parte maggiore del vasto e prezioso ventaglio di risorse di dati prodotte dal settore pubblico.
L’obiettivo è di ridurre le barriere all’ingresso nel mercato per le PMI attraverso la riduzione dei costi per il riutilizzo dei dati, renderà disponibili più dati e aumenterà le opportunità commerciali attraverso la condivisione dei dati tramite le API (Application Programming Interface).
La direttiva stimola lo sviluppo di soluzioni innovative come le App per la mobilità, aumenta la trasparenza aprendo l’accesso ai dati della ricerca finanziati con fondi pubblici e sostiene le nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale.
La normativa che persegue la valorizzazione e il riutilizzo del Patrimonio Informativo Pubblico è in continua evoluzione ed aggiornamento sia in ambito europeo che in ambito nazionale, presso ciascuno stato membro dell’UE e a livello delle Pubbliche Amministrazioni Locali.
Lo scorso marzo 2022, la Commissione Europea ha svolto un altro importante risultato attraverso l’accordo politico sulle regole per garantire mercati digitali equi e aperti.
In particolare la Commissione ha accolto con favore l’accordo politico raggiunto a marzo 2022 tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’UE sulla legge sui mercati digitali (Digital Market Act). Il regolamento, approvato a poco più di un anno dalla sua proposta, è tra le prime iniziative di questo genere a regolamentare in modo completo il potere delle più grandi aziende digitali.
La vicepresidente esecutiva Per un’Europa pronta per l’era digitale, Margrethe Vestager, ha dichiarata: “Quello che vogliamo è semplice: Un mercato equo anche per il digitale. Stiamo facendo un enorme passo avanti per arrivarci: che i mercati siano equi, aperti e contestabili. Le grandi piattaforme digitali hanno impedito alle aziende e ai consumatori di beneficiare dei vantaggi dei mercati digitali competitivi. Queste dovranno ora rispettare una serie ben definita di obblighi e divieti. Questo regolamento, insieme a una forte applicazione della legge sulla concorrenza, offrirà condizioni più eque a consumatori e imprese per molti servizi digitali in tutta l’UE”.
Il Digital Market Act si applicherà alle società che creano colli di bottiglia tra aziende e consumatori e, a volte, controllano anche interi ecosistemi, costituiti da diversi servizi di piattaforma come mercati online, sistemi operativi, servizi cloud o motori di ricerca online.
Allo stesso tempo viene creato un efficace meccanismo di attuazione assicurando il rapido rispetto di precisi obblighi.
Il Digital Market Act fa parte dell’ambiziosa riforma dello spazio digitale insieme al Digital Services Act, con l’obiettivo di garantire un ambiente online sicuro e responsabile. Nel complesso, questo pacchetto stabilirà una serie completa di nuove regole per tutti i servizi digitali, compresi i social media, i mercati online e altre piattaforme online che operano nell’Unione europea. Questa è una componente chiave della Strategia Digitale dell’UE.
L’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio è ora soggetto all’approvazione formale dei due co-legislatori. Una volta adottato, il regolamento Digital Market Act sarà direttamente applicabile in tutta l’UE e si applicherà 6 mesi dopo l’entrata in vigore.
Per ulteriori informazioni: Comunicato Stampa sulla pubblicazione del Pacchetto sui servizi digitali
Il Commissario per il mercato interno, Thierry Breton, ha dichiarato: “Questo accordo suggella la tappa economica della nostra ambiziosa riorganizzazione del nostro spazio digitale nel mercato interno dell’UE”.